ROMANTIC REASONS FOR REALISM AND SPIRITUAL SOURCES OF PROSE A. MANDZONI ON THE BACKGROUND COMPARISON WITH THE «TRAGIZM» OF F. DOSTOYEVSKY AND G. LEOPARDI

In the literal sense, A. Manzoni and F.M. Dostoevsky, of course, can be called contemporaries, but with strict reference to specific art directions, Manzoni is known as the most prominent representative of Italian romanticism, while Dostoevsky went down in history as an innovator of the Russian realistic novel. Satisfying these formal attributions in our case would not be entirely true, since we are talking about Russia and Italy, the countries in which the development of the romantic and realistic trends in art had its own characteristics. When in Russia realism was approaching its crisis, in Italy its path had only just begun. If from the work of A. Manzoni the literary trails led to a social novel, then the novel by F. M. Dostoevsky became the gateway to the Silver Age of Russian culture. Until now, there is an open discussion about the theoretical possibility or impossibility of “tragedy” in the heritage of Manzoni. The reality of the presence of this tragedy is largely connected not with the unconditionally tragic fate of the novel heroes, but with the presence of antinomies in authorial poetics as such. It is known that the key opposition between Manzoni and Leopardi is the Catholicism of the first and atheism of the second, but several researchers note, on the contrary, the latent religiosity of Leopardi’s worldview, which manifests itself precisely through tragic consciousness. “Everyone can or can be satisfied with themselves, except for the Man,” writes the young J. Leopardi in the Diary of Reflections, “and this shows that his existence is not limited to this world, as, on the contrary, the existence of other beings”. “It seems that human nature irresistibly pushes us to evil for reasons beyond the authority of its arbitrator”, Manzoni writes in the work “At the Shameful Pillar” - <...> In this horror, a thought is born that is doomed to exist between two insane blasphemies: unbelief in Providence or accusations of him in all troubles”.

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